Il 28 giugno 1969 un gruppo di gay, lesbiche e transessuali newyorkesi si scontrarono per alcuni giorni con la polizia bel Greenwich Village per i continui soprusi cui i loro locali, ad iniziare dal bar Stonewall Inn, erano costretti a sopportare. Era in gioco il loro diritto di ritrovarsi, di crearsi degli spazi di libertà, e quel giorno ancora oggi è ricordato nel mondo con la stagione dei Gay Pride, che ruota proprio intorno a quel 28 giugno.
A distanza di tanti anni, qui in Italia siamo ancora a dover fare i conti con chi mette in gioco il diritto delle persone lgbt di ritrovarsi e di esprimere liberamente la propria affettività. Lo fanno i sindaci di tanti comuni italiani che recintano e chiudono le spiagge gay, ce lo dicono i troppi casi di piccola e grande omofobia di questa estate, ce lo testimoniano le nostre vicende viareggine.
A Torre del Lago, a partire dal 1999, la comunità lgbt italiana si è ritagliata un piccolo angolo di libertà. Lo ha fatto col sangue e col sudore, combattendo con gli intolleranti, vedendosi impedire manifestazioni autorizzate, rimanendo penalizzata da provvedimenti amministrativi incomprensibili ingiusti, vedendosi limitare le proprie attività per supposti disturbi alla fauna locale, visto che i locali notturni sono lontani dalle case.
Questa estate l’ultimo attacco. A giugno una pattuglia dei vigili urbani si accorge improvvisamente ciò che tutti hanno visto di persona e letto sui giornali da sette anni a questa parte: sulla terrazza dei locali della movida torrelaghese si intrattiene il pubblico! Apriti cielo! E’ la terrazza del Mamamia e dello Stupida (ex Bocachica), la terrazza delle drag queen su cui sono passati importanti artisti italiani e internazionali e su cui candidati sindaci del centrosinistra e del centrodestra hanno promesso tolleranza, apertura e sostegno alle imprese della comunità lgbt. Si è così arrivati due settimane fa all’ordinanza ai due locali simbolo della movida gay estiva italiana di non utilizzare più la terrazza, cui si è aggiunta l’impossibilità per il Sindaco – cui riconosciamo comunque l’impegno – di trovare soluzioni.
E’ in gioco uno dei fondamenti di Friendly Versilia, quindi, che ha contribuito a rendere Torre del Lago famosa in tutta Italia. Quel mix di divertimento e impegno sociale, di ballo e comicità camp, che attrae ogni estate tante persone lgbt ma anche tanti, tantissimi eterosessuali e tante, tantissime “normalissime” famiglie italiane. E forse è questo quel che fa paura: la Marina di Torre del Lago parla a troppa gente e insegna a loro che gay, lesbiche, transessuali, bisessuali ed eterosessuali possono e devono convivere rispettandosi a fondo.
Oggi noi torniamo a Stonewall e vi chiediamo di scendere in piazza con noi il 16 ottobre 2010 per rivendicare il nostro diritto a ritrovarsi e a stare insieme.
Per far capire a tutti che non è ammissibile che ogni anno salti fuori qualcosa che impedisce ai locali di esercitare pienamente la loro attività: quando il rispetto della fauna, quando l’interpretazione delle norme di legge in materia di spettacoli, quando un allestimento troppo vistoso sul tetto del locale, quando un’orario di chiusura da Carosello. E non vogliamo la deregulation, sia chiaro: i locali del Consorzio sono stati i primi a installare le barriere fonometriche, i primi a chiedere controlli di polizia, i primi a fare iniziative contro l’abuso di alcol e droghe.
Noi vogliamo solo di poter lavorare senza eccedere, così come la comunità lgbt ed etero che ci frequenta vuole solo potersi divertire senza eccedere. Per questo, e solo per questo, scendiamo in piazza e chiediamo a tutte e tutti di farlo con noi.
Non sono in giochi dei locali qualunque, ma sono in gioco degli importanti ed unici luoghi di aggregazione per la comunità lgbt italiana. E quanto sono importanti per tutti noi, lor signori lo scopriranno il 16 ottobre.
Il Consorzio Friendly Versilia
STONEWALL 2010
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A DIFESA DI FRIENDLY VERSILIA
VIAREGGIO, 16 OTTOBRE 2010
PIAZZA MAZZINI, ORE 16