Sei carri musicali, della Darsena viareggina e della Marina di Torre del Lago, un carro del Comitato della passeggiata di Viareggio, una banda musicale, diversi gruppi di motociclisti, un trenino coi bambini dei genitori che frequentano le Marine, i gruppi studenteschi che hanno già aderito, il livornese Paolo Ruffini come testimonial: sono questi i numeri di quella che si preannuncia come una imponente manifestazione di quanti vogliono che la città di Viareggio non diventi un dormitorio, ma abbia una viva e pulsante vita notturna, compatibilmente con le esigenze di riposo dei cittadini e dei turisti.

La manifestazione è stata presentata oggi in conferenza stampa presso la sede della Confesercenti Versilia dal direttore Alessandro Cerrai e dagli imprenditori Regina Satariano, Gian Paolo Paoli, Alessio De Giorgi, Massimiliano Diomedi e Vincenzo Lardinelli.

“Le cinque proposte avanzate dalla Confesercenti – ha sottolineato Alessandro Cerrai – non vogliono creare una deregulation, ma creare un assetto normativo che permetta ai locali di offrire una proposta turistica chiara e definitiva che rispetti le esigenze di tutti, anche di quanti vogliono riposare. Viareggio ha questa fortuna di avere due Marine che, anche se in misura diversa, sono lontane dalle abitazioni: questa fortuna è una grande opportunità che non va persa, fosse solo per i posti di lavoro che le Marine offrono, anche in termini di indotto”.

“Non è più possibile – ha dichiarato Regina Satariano, imprenditrice e  presidente del Consorzio Friendly Versilia – continuare a lavorare con questo continuo cambiamento di regole ed in un contesto ostile, che tende a criminalizzare un settore così importante dell’economia versiliese. La nostra richiesta di far uscire dal Parco le due strisce di cemento sulle quali insistono i nostri locali non è un attacco al Parco, ma vuole semmai rafforzarlo, perchè deve continuare ad essere un’opportunità di turismo e di salvaguardia dell’ambiente naturale per il territorio”.

“Fare turismo a Viareggio – ha continuato Gian Paolo Paoli, Presidente dell’Associazione di Levante – oggi significa dare la possibilità alle aziende che si rivolgono a un pubblico giovanile di soddisfarne i bisogni di divertimento: per questo occorrono regole nuove e condivise. Nessuno vuole infatti una deregulation”.

“La manifestazione – ha dichiarato Alessio De Giorgi, titolare del Mamamia di Torre del Lago – avrà un suo importante spezzone gay, lesbico e transessuale: le nostre drag queen e il nostro “popolo” sarà in piazza coi suoi colori, la sua musica e la sua voglia di dire alla Toscana che non sono disposti a perdere questo piccolo angolo di paradiso, di libertà e di tolleranza che a fatica abbiamo costruito in questi anni. Friendly Versilia deve continuare, perchè oggi è messa in discussione”. A margine della conferenza, infatti, De Giorgi ha annunciato che gli uffici comunali hanno pronta una ordinanza di chiusura ai due locali gay della Marina di Torre del Lago per sei mesi alla mezzanotte, che quindi aggrava una situazione già di per sé molto tesa.

“Specie in tempi di crisi economica – ha dichiarato Massimiliano Diomedi, vicepresidente dell’Associazione di Levante – non ci possiamo permettere il lusso di perdere questa grande opportunità turistica. La nostra manifestazione non è contro qualcuno, ma per costruire regole che permettano al turismo versiliese di recuperare il gap nella concorrenza con altre realtà italiane, dalla riviera romagnola a quella salentina.”

“L’associazione che unisce i locali della Passeggiata – ha annunciato Vincenzo Lardinelli, Presidente Nazionale della FIBA (Federazione Italiana Balneari) – aderisce con entusiasmo alla manifestazione, condividendone le motivazioni: Viareggio e la Versilia sono state “ruggenti” negli anni ’60 e devono ritornare ad esserlo, nell’interesse dello sviluppo turistico del nostro territorio.”

Nei prossimi giorni, il comitato organizzatore incontrerà il Sindaco di Viareggio Luca Lunardini ed il Presidente del Parco Giancarlo Lunardi, per presentare loro la piattaforma della manifestazione. Sono già state richiesti un incontro col Presidente della Regione, Enrico Rossi, e le adesioni dei parlamentari toscani e dei membri del Consiglio Regionale.

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